La Via del Sale tra natura e specialità gastronomiche
Avete mai percorso la Via del Sale? Lungo i suoi 90 km totali, da percorrere a piedi o in bici, si snodano tanti paesaggi diversi quante sono le altitudini raggiunte. In 4 tappe, da Varzi a Portofino, la via attraversa infatti borghi, boschi, prati, vette e valichi, fino al Mar Ligure.
La parola d’ordine per chiunque volesse intraprenderla è perciò slow travel: con così tanti panorami da ammirare, è necessario prendersi il giusto tempo per godersi l’avventura, misurando ogni passo.
Ad Azzaretti, come sapete, siamo molto affezionati al meraviglioso territorio che abitiamo, che ci dona molto di ciò che necessitiamo per sfornare le nostre prelibatezze. Il basso Oltrepò Pavese, infatti, riceve influenze da tutte le regioni confinanti. E si sa che più un territorio è vario dal punto di vista degli apporti culturali, climatici e ambientali, più sarà in grado di offrire meraviglie culinarie, oltre che paesaggistiche.
Ecco perché siamo orgogliosi di collocarci alla partenza della Via del Sale, che dimostra come la diversità sia, letteralmente, il sale della vita!
Via del Sale: la storia e le tappe
Tutto inizia proprio dal sale, che nel passato era un bene prezioso tanto quanto l’oro. È al fine di trasportarlo dal Mar Ligure verso l’entroterra, infatti, che venne creata quella rete di mulattiere che oggi costituisce la Via del Sale.
Se un tempo perciò il percorso partiva dalla Liguria per risalire verso la pianura Padana, oggi il cammino si percorre in genere nel senso opposto, con uno scenografico arrivo a Portofino o a Recco. Non per nulla oggi la Via del Sale si chiama anche Via del Mare.
La cittadina di partenza è la nostra Varzi, che al tempo dei Malaspina, quando la Via del Sale era molto battuta, costituiva un centro commerciale di primaria importanza nel collegamento tra il mare e la città di Pavia.
Anche le tappe successive ripercorrono a grandi linee quelle dei lunghi viaggi dei mercanti e dei muli che trasportavano le merci lungo le mulattiere:
- dopo Varzi, sulle rive del torrente Staffora, vengono le Capanne di Cosola, in Piemonte, appena oltre il Monte Chiappo
- il percorso prosegue lungo il confine tra Piemonte ed Emilia Romagna e poi tra Piemonte e Liguria, con l’ingresso nel Parco dell’Antola fino all’arrivo a Torriglia
- durante il terzo giorno di cammino compare il mare, che si intravede dal sentiero che porta a Uscio, prima tappa ligure
- l’ultimo giorno di cammino è un lungo tuffo nel blu del Mar Ligure, con l’ingresso nel Parco di Portofino e l’arrivo a San Fruttuoso o a Portofino stessa
- in alternativa, una volta giunti a Ruta di Camogli, è possibile proseguire verso Recco, accorciando di qualche chilometro il percorso
Si tratta di tappe della durata minima di 5 ore e massima di 8 ore, su sentieri ben tracciati e dotati di punti di ristoro intermedi.
Gastronomia lungo la Via del Sale
Si sa che il buon cibo è la nostra passione e, in effetti, attraversare Lombardia, Piemonte e Liguria, toccando anche il confine con l’Emilia Romagna, significa fare un viaggio gastronomico senza pari.
Chi dovesse essere interessato anche a questi aspetti, unendo alla filosofia dello slow travel quella dello slow food, non può non avventurarsi sulla Via del Sale!
Saremo di parte, ma siamo certi che nel nostro borgo troverete già pane per i vostri denti, ancor prima di iniziare il cammino.
Potrete per esempio assaggiare il famoso salame di Varzi DOP, a grana grossa, stagionato e dal sapore dolce e aromatico.
Per non parlare di tutte le specialità dolci e salate di pasticceria e panetteria che, nel nostro punto vendita collocato alla partenza della Via, saremo felici di offrirvi prima del cammino:
- la torta di mandorle di Varzi, anche in versione monoporzione, uno spuntino perfetto per una pausa lungo il cammino
- le coppette di Varzi, con torrone morbido racchiuso tra due ostie
- i biscotti artigianali: ciambelle, treccine, krumiri, mandorlini, amaretti e savoiardi
- pani, panini e pagnotte per tutti i gusti, a base di farina tipo 1, più sana e profumata perché mantiene la crusca e il germe di grano
- la focaccia tipo genovese e quella al formaggio tipo Recco, che abbiamo imparato da un esperto panificatore ligure e che ci legano al punto di arrivo della Via del Sale
A Torriglia, splendido borgo al termine della seconda tappa, potrete invece trovare un altro esempio di biscotto artigianale: i canestrelli, frollini leggeri a forma di fiore con il caratteristico buco al centro, spesso ricoperti di zucchero a velo.
Infine, una volta arrivati al mare – che sia a Recco, a Camogli o a Portofino – troverete senza dubbio la vera focaccia di Recco IGP, calda, leggermente croccante e sottilissima.